Il 18 dicembre 1980, un gruppo di persone e famiglie sancì, con la firma dell’atto costitutivo davanti al Notaio Corrado Iosa a Bologna, la nascita di una delle prime associazioni in Italia ad occuparsi di persone con sindrome di Down: C.E.P.S. Centro Emiliano Problemi Sociali per la Trisomia 21 e lo scopo era avere uno strumento giuridico per meglio tutelare i loro figli nati da poco e con un cromosoma in più.

Tra i motivi che portarono i fondatori di CEPS alla costituzione di una specifica associazione (diventata poi onlus nel 1998),  spiccava il fatto che nel territorio bolognese non esistevano attività associative interessate ai minori e ragazzi con trisomia 21.

Il “Centro Emiliano Problemi Sociali per la Trisomia 21” iniziò quindi a proporsi nel territorio bolognese sia verso l’area medica e riabilitativa, sia verso quella educativa e pedagogica.

La comprensione che la sindrome di Down ( trisomia 21 ) non fosse una “malattia” ma una “condizione genetica”, indusse l’associazione a ricercare consigli e aiuti sia presso l’Azienda AUSL (che in quegli anni aveva strutturato un presidio di livello provinciale per la riabilitazione in situazione di handicap in età evolutiva) sia presso l’Università di Bologna facoltà di Pedagogia, intendendo sottolineare con questa scelta la non sanitarizzazione di questa condizione di disabilità e la necessità di comprendere anche una riflessione sugli aspetti educativi e formativi tra le competenze e il ruolo dei genitori e dei familiari.

I primi anni ’80 erano già anni in cui, tra le numerose associazioni di familiari e di persone con disabilità, numerose erano state le scelte di convenzionamento con i servizi pubblici, Comuni ed AUSL in particolare.

Le convenzioni regolavano il passaggio della gestione di determinati servizi alla persona alle organizzazioni e/o associazioni firmatarie.

La consapevolezza delle necessità della riabilitazione o abilitazione precoce  per le persone con sindrome di Down, indusse il Ceps alla ricerca delle migliori condizioni per sostenere la pari dignità degli aspetti  educativo pedagogici con gli aspetti medico sanitari.

I confronti con i servizi sanitari e riabilitativi pubblici e la Università di Pedagogia di Bologna, confermarono che i diversi servizi a disposizione delle famiglie e delle persone con disabilità erano caratterizzati da una scarsa comunicazione fra loro e che questa separazione poteva risultare una fatica in più per i familiari, costretti impropriamente a cercare la sintesi tra specialismi diversi.

Grazie a questi confronti formativi l’Associazione decise quindi di dotarsi di figure professionali di consulenza idonee a ripristinare il collegamento tra interventi spezzettati e a rapportarsi con i contesti di vita dei bambini con Sindrome di Down.

Dal 1986/87 il nucleo di familiari attivi nella Associazione iniziò quindi ad essere affiancato da competenze professionali per la collaborazione con il personale della riabilitazione pubblica e della scuola, inaugurando una modalità operativa professionale che privilegiava il lavoro d’equipe delle diverse competenze in campo.

Senza sostituire l’intervento associativo a quello previsto dai ruoli pubblici iniziò quindi un efficace e competente azione verso i contesti di vita dei bambini, fondata sull’osservazione clinica dei bambini e sul conseguente patto con i genitori.

Questa modalità di portare a sintesi voci diverse nei contesti di vita dei bambini è stata confermata poi dalla Legge quadro sul Handicap (legge 104/1992), soprattutto nelle parti che prevedono la collegialità nella definizione dei Piani Educativi Scolastici ed ha consentito di gettare le basi per una corretta informazione sulla sindrome di Down, rivolta soprattutto ai coetanei in ambito scolastico.

Il rapporto con i coetanei dei bambini con sindrome di Down e la necessità di individuare strumenti idonei al contrasto dei pregiudizi ha poi portato l’associazione, nei primi anni ’90, alla ideazione del fumetto “ Colla, un incontro straordinario”, divulgato in circa 100.000 copie in venti anni.

Nell’ottobre del 2020 l’associazione ha provveduto alla modifica del proprio statuto adeguandolo ai parametri stabiliti dal Codice del Terzo Settore (ex D.lgs. 117/2017) ed è stata assunta la denominazione sociale di CEPS CENTRO EMILIANO PROBLEMI SOCIALI PER LA TRISOMIA 21 APS (associazione di promozione sociale). Dal 23 giugno 2022 l’associazione è iscritta al RUNTS n. 35891 (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore). L’Associazione è formata da persone con sindrome di Down e familiari ed amici; è basata sulla partecipazione attiva e volontaria dei suoi aderenti. Opera principalmente nell’area della città metropolitana di Bologna

Cosa facciamo 

La attività continuativa di affiancamento alle famiglie ed ai servizi pubblici che ha accompagnato la crescita dell’ Associazione, ha consentito lo sviluppo di attività di gruppo per bambini, adolescenti ed adulti:

Laboratori per l’Autonomia, progetto partito nel 2000 e composto oggi da oltre 25 tra ragazze e ragazzi che mettono alla prova loro stessi per imparare ad avere meno bisogno degli altri, a riconoscersi e aiutarsi. Dal novembre 2013, in piccoli gruppi, convivono per brevi periodi in un appartamento in affitto in Via Pietralata a Bologna.

Inserimenti nel mondo del lavoro: grazie ad una rete di associazioni in ambito nazionale, CEPS ha avviato un percorso per formazione e tutoraggio per gli inserimenti lavorativi che sta portando ad diverse aperture di rapporti lavorativi in ambito profit (con tirocini e/o contratti a tempo determinato o indeterminato)

Danza Contemporanea, laboratorio nato nel 1998 e vincitore del primo premio del Festival Internazionale delle Abilità Differenti, edizione 2011 categoria “Open Danza”.

Questo gruppo di oltre 15 danzatrici e danzatori, oggi tecnicamente di buon livello, è soprattutto messaggero di bellezza e fiducia e l’osservazione  degli sguardi degli spettatori, in modo particolare quelli dei bambini e dei ragazzi di pari età, conferma un tipo di comunicazione emotiva che va oltre le parole. Nell’ottobre 2022 una piccola rappresentanza del gruppo di danzatori ha preso parte, in rappresentanza dell’Italia, al Festival Internazionale per l’inclusione tenutosi in Sud Africa  

Collaborazioni in ambito pediatrico: CEPS collabora con Fondazione Sant’Orsola nella realizzazione di un percorso per offrire la logopedia precoce ai piccoli con trisomia 21: il progetto denominato “Guarda Come Cresco” è destinato ai piccoli 0/6 anni della città metropolitana di Bologna i quali gratuitamente, possono essere assistiti da logopediste esperte nell’età neonatale.

Collaborazioni con sistema sanitario: CEPS collabora AUSL e Policlinico Sant’Orsola nell’ambito sanitario,  mediante una relazione stretta e positiva con l’ambulatorio pediatrico per bambini con trisomia 21 presso il Sant’Orsola (referente Dott.ssa Chiara Locatelli) e l’ambulatorio per adulti con trisomia 21 di Via Byron (referente Dott. GianLuca Pirazzoli) 

Attività in ambito sportivo: CEPS ha avviato una collaborazione con Fondazione per lo Sport “Silvia Parente” con cui ha avviato attività per i più piccoli tra cui un laboratorio per la psicomotricità che si tiene presso la palestra dell’Istituto Salesiano  Beata Vergine San Luca (Via Jacopo della Quercia 1, Bologna su parete attrezzata per arrampicata) e un’attività di avvio alla bicicletta per bambini con trisomia 21 che si tiene all’interno del Parco Ca’ Bura nella stagione primaverile

Vi sono poi alcuni eventi che vanno assolutamente ricordati:

1991 Concerto di Lucio Dalla all’Europauditorium (Palazzo Congressi)

1994 Concerto di Luca Carboni all’Europauditorium (Palazzo Congressi)

1997 partecipazione a “Trenta ore per la Vita”

1999 Concerto di Gianni Morandi all’Europauditorium (Palazzo Congressi)

2020 Spettacolo di beneficenza a Roma dell’artista imitatore Gianfranco Butinar

Le principali attività associative sono svolte attualmente presso la sede di Via Colombarola 46 a Bologna, sede  concessa a titolo non oneroso dal Quartiere Navile del Comune di Bologna per finalità sociali e di promozione del principio di sussidiarietà in ambito socio-assistenziale.